Lagorai

I seducenti graniti dell'Est

Introduzione
Boschi immensi, vallate risalite da infinite carreggiabili, solitari valloni caratterizzano l’estesa catena del Lagorai; luoghi dove, complice una spiccata dolcezza vagamente prealpina, l’escursionismo trova un fantastico terreno d’azione recentemente riproposto all’attenzione del grande pubblico dalla pubblicazione del nuovo volume del C.A.I. – T.C.I. “Lagorai – Cima d’Asta”. Se camminare lungo i sentieri dei Lagorai è un’esperienza affascinante, coloro che preferiscono od integrano tale attività con l’arrampicata, hanno a disposizione alcuni siti di grande interesse. Si tratta di zone ben individuate quasi sempre caratterizzate dall’elevata qualità della roccia, dalla solare bellezza dei luoghi ma soprattutto dall’atmosfera di bucolica pace che è forse la più spiccata e percepibile caratteristica di questi luoghi. Accanto a numerosi itinerari classici che hanno da sempre privilegiato l’invitante versante meridionale di Cima d’Asta, negli ultimi anni, complice l’introduzione delle moderne modalità di chiodatura, nuovi itinerari sono venuti ad accrescere significativamente l’interesse alpinistico e sportivo di quest’area. Ascensioni su strutture talvolta non di immediato accesso ma che consentono immersioni in ambienti di solitudine e tranquillità assoluti; il tutto accompagnato da una qualità della roccia che aleggia quasi sempre fra l’ottimo e l’eccellente. Soprattutto là dove la capacità ed un pizzico di audacia dei primi salitori permettono il superamento di grandi placconate, l’deale grip della roccia consente progressioni nelle quali divertimento, concentrazione e piacere tattile si fanno apprezzabilissima sintesi.
Corna Rossa di Brenta

Cima d'Asta - Siti & Itinerati

Caratteristiche
Il massiccio dei Lagorai si articola in una lunghissima catena, quasi una linea di congiunzione naturale fra il contesto prealpino veneto e trentino e le grandiose bellezze del palcoscenico dolomitico. Questa fusione di aspetti, quasi un’ouverture all’irripetibilità delle montagne dell’enrosadira, è il più grande pregio ma al contempo un limite di questo acrocoro. Vi si trovano già pareti rispettabili senza essere imponenti, strutture snelle e slanciate che non toccano i vertici pindarici dei campanili dolomitici. Ma una cosa contraddistingue queste montagne dalle loro nobili dirimpettaie. A pochi ideali passi dal contesto dolomitico, la roccia che ci si trova sotto i polpastrelli è solitamente uno stupendo granito rosato, quasi sempre compatto e privo di licheni salvo le creste di uscita come è ovvio che sia. La parete arrampicatoriamente più interessante è la Sud di Cima d’Asta; offre almeno una decina di itinerari molto divertenti su roccia eccellente solo a tratti disturbata dall’erba. Il panorama durante l’arrampicata è di una bellezza stupefacente visto che la parete di Cima d’Asta sembra quasi emergere dalle acque cobalto dell’omonimo laghetto. Per cui oltre alla qualità della roccia vi è il piacere di muoversi in un contesto ambientale fiabesco. Bisogna però ammettere che il clima della zona è abbastanza bizzarro con frequenti addensamenti e banchi di foschie. Per cui un pizzico di fortuna ci vuole per poter godere dell’unicità di questo luogo. Accanto alla parete Sud di Cima D’Asta vi sono poi altri interessanti siti, dai Campanili di Val Orsera alle brevi pareti vicino a Passo Menghen fino ai monoliti di Fierollo. Il tutto sempre immersi in atmosfere di estrema tranquillità e amenità.

In occasione di una visita al Rifugio di Cima d’Asta “Ottone Brentari”, è stato fotografato il libro delle ascensioni sia della cima principale che di altre zone limitrofe. Il libro è il frutto di un paziente lavoro di ricerca del precedente rifugista che ha compiuto anche una meritevole opera di apertura di nuovi itinerari e di sistemazione di quelli esistenti. Ci è sembrato cosa giusta darne diffusione considerando la libera disponibilità dell’opera garantita a tutti i frequentatori del rifugio, l’impossibilità oggettiva di procurarsi delle copie di tali relazioni al rifugio dovendosi affidare a degli schizzi raccolti brevi manu nonchè la non esaustività della nuova guida del C.A.I. – T.C.I. che riporta di fatto solo alcuni degli itinerari esistenti.

I - Siti con itinerari di tipo sportivo a monotiri

II - Siti con itinerari di tipo short climbs

III - Siti con itinerari alpinistici classici

IV - Siti con itinerari alpinistici moderni