Presolana
Sottotitolo
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Introduzione (da creare) | |
Il Vascello FantasmaUna falesia ritrovata e nuove realizzazioni all'ombra della Nord |
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Massiccio della Presolana lato Nord (Prealpi Orobiche, parco delle Orobie) – Comune di Colere (BG) – Richiodatura della vecchia Falesia IL VASCELLO FANTASMA (anni 80) - Aperture delle nuove vie: IL CANTO DEL LAMA e SUPER PABLO (Parete Nord della Presolana) – LA PORTA DEL DHARMA (Pala del Rifugio). Esposizioni per tutti i Settori NORD, quote di attacco dai 2050 s.l.m. della Nord ai 1950 s.l.m. della Pala e del Vascello. Stagioni: estate e inizio autunno. Punto di appoggio: Rifugio Albani (CAI Bergamo).
Il "lavoro" in Presolana è ultimato (Luglio e Agosto 2008); quindi un grazie a Pablo Ayala (nuovo ed entusiasta rifugista dell’Albani per l'dea e l'impegno economico non indifferente (più di 350 nuove protezioni inox, più le soste) per riportare in vita la falesia del VASCELLO FANTASMA nel MARE IN BURRASCA della Presolana lato Nord e l’apertura di alcune nuove vie “plaisir” per la chiodatura ravvicinata a più tiri. Vie "scolastiche" per i bambini e i neofiti del verticale, un po' di aderenza in Presolana (dove tutto è solitamente verticale) sulla Placca dell'Olandese Volante, una via di falesia atipica che parte dalla base di un pozzo carsico (la formazione speleo ogni tanto riemerge). Inoltre la grande Nord ha ricevuto un mio tentativo di via nuova, poco a destra delle doppie di discesa dal Cengione Bendotti, per andare a prendere un estetico diedro-fessura. Conclusosi però all'inizio della fessura strapiombante causa roccia a "mosaico" con mattonelle da mezzo chilo pronte a raggiungere i ghiaioni basali e le teste dei compagni. Così sono nate due vie sportive di 75/80 metri con roccia da Marmolada: Il Canto del Lama e la Super Pablo. Inoltre sulla Pala del Rifugio (nome che gli ho dato io visto che si trova proprio di fronte alla struttura) ho tracciato una via di tre tiri (La Porta del Dharma) con l’intento del “facile per tutti”, ma la cosa non mi è riuscita (il facile, vedi relazione sotto). Durante questi due mesi di “lavoro”, posso dire semplicemente che è bellissimo arrampicare sulla Nord con le sue complete vie dal classico allo sportivo (alcune richiodate di recente dalle guide bergamasche), veleggiare sul Vascello Fantasma, sdraiarsi nell'erba all'ombra dei mughi, o semplicemente cazzeggiare. All’Albani la simpatia e l’ospitalità sono di casa e la Raffi con il suo pollice verde della cucina vi farà dimenticare il panino ingozzato al freddo dei tempi andati. Accesso Colere si raggiunge da Brescia per la Vallecamonica, uscita Boario. Dal semaforo delle Terme di Boario prendere per Angolo Terme e Dezzo di Scalve. Da Dezzo (dopo la Via Mala), a sinistra indicazioni Passo della Presolana per qualche Km, poi bivio a destra per Colere. Dai piazzali degli impianti di Colere, salita in seggiovia fino a Cima Bianca ( apertura per tutto il mese di Agosto e per alcuni weekend di Luglio e Settembre). Da Cima Bianca 15 min. in discesa per raggiungere il rifugio, ritorno 25 min. in salita . Oppure a piedi da Colere con un tempo di percorrenza di circa 1 ora e mezza si arriva direttamente all’Albani. Ancora un grazie a Pablo Ayala e Dario Gatti e a Giò (in particolare per le grappe, da buon veneto), ad alcuni amici (tanti) per l'aiuto, alle donne dell'Albani Raffi e Carlotta che mi hanno sfamato (nel senso di pappa), a Diego detto Clement per la sua contagiosa follia, a quel "cane bastardo" di Otto per la compagnia, alla guida alpina Robi Piantoni, alla Presolana che mi ha sopportato....... Un sentito grazie anche a Valentina Seghezzi del negozio Blocco Mentale di Brescia per la fornitura di una parte dei materiali (piastre Kinobi, sulle vie lunghe), a Simone Maiolini delle cantine Maiolini di Ome per l'ottimo bianco prosciugato alla festa del 30 e 31 agosto 2008 (appuntamento che riproporremo sempre l’ultima Domenica di Agosto). Alberto Damioli |
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Lo ZerbinoUna nuova falesia ai piedi della "montagna della luna" |
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Perchè il nome "Lo Zerbino"? E’ ai piedi della porta!
Massiccio della Presolana lato Nord (Prealpi Orobiche, parco delle Orobie) – Comune di Colere (BG) – nuova falesia LO ZERBINO aperta nel luglio del 2010 con dedica particolare a Robi Piantoni e Sergio Pennacchio. Esposizione: Nord Ovest, quota 1850 s.l.m. circa. Stagione: estate. Punto di appoggio: Rifugio Albani (CAI Bergamo). Il costo dei materiali è stato sostenuto “dalle tasche del sottoscritto”e da Pablo Ayala rifugista dell’Albani; le catene inox sono state fornite da Sportland Company;.…speriamo prima o poi di trovare un “santo protettore”. NOTA: La falesia è dedicata ai due amici Sergio e Robi recentemente scomparsi, uomini diametralmente opposti per carattere e vita, ma uniti da una smisurata passione per la montagna, dove la Presolana anche se in misura diversa per ognuno (Robi Piantoni era nato sotto la sua ombra benevola) occupava con la sua presenza una parte dei loro cuori. IN BREVE: da sinistra a destra (faccia alla parete) i primi otto monotiri hanno un unico denominatore comune, roccia eccezionale e gradi medi ed alti. Gli altri quattro meno verticali (utilizzando anche le prime lunghezze delle due vie lunghe) hanno gradi sul 5b/c-6a. Questo settore è stato ben ripulito, ma comunque si consiglia l’utilizzo del casco. La cengia superiore o "La casa dei camosci” è stata interamente attrezzata con corda statica per il rientro a piedi dalle vie lunghe. Accesso Colere si raggiunge da Brescia per la Vallecamonica, uscita Boario. Dal semaforo delle Terme di Boario prendere per Angolo Terme e Dezzo di Scalve. Da Dezzo (dopo la Via Mala), a sinistra indicazioni Passo della Presolana per qualche Km, poi bivio a destra per Colere. Dai piazzali degli impianti di Colere, salita in seggiovia fino a Cima Bianca (apertura per tutto il mese di Agosto e per alcuni weekend di Luglio e Settembre). Da Cima Bianca 15 min. in discesa per raggiungere il rifugio, ritorno 25 min. in salita . Oppure a piedi da Colere con un tempo di percorrenza di circa 1 ora e mezza si arriva direttamente all’Albani. La nuova falesia si raggiunge dal rifugio in circa 15 minuti all’andata e 20 minuti al ritorno, seguendo per un tratto il sentiero con segnavia 401/402 che passa dalle ex baracche dei minatori e alle spalle della malga, per poi portarsi a sinistra verso il passo della Guaita e successivamente in leggera discesa fino a incontrare il bivio del sentiero che riporta a Colere. Proseguire diritti traversando un ampio ghiaione (a inizio stagione con neve) verso la ferrata del Passo della Porta, la parete è situata proprio dove il sentiero inizia a salire decisamente per andare all’attacco della ferrata. |
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